Sono moltissime le persone che utilizzano quotidianamente Google e altri motori di ricerca come una sorta di medico virtuale per effettuare autodiagnosi e trovare rimedi.
Anche se in situazioni di lieve entità questo può risultare utile, è bene sapere che solo una volta su tre i risultati di ricerca forniscono informazioni effettivamente utili a una corretta valutazione delle proprie condizioni di salute.
Dalla cybercondria, cioè l’ossessiva ricerca online di informazioni mediche, allo sminuimento dei sintomi, le conseguenze di questa diffusissima abitudine possono essere anche gravi.